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Nuovo servizio per il Porto di Trieste:

l’Adriatic Israel Butterfly Loop (AIB), il servizio Intramed che toccherà, nel Nel Nord Adriatico, i porti di #Trieste, Capodistria e Venezia, oltre che Ancona, che toccheranno i porti citati con frequenza settimanale e rotazione prevista: Damietta – Capodistria – Trieste – Venezia – Ancona – Pireo – Alessandria – Damietta – Haifa – Ashdod – Damietta.

A Trieste, il servizio verrà effettuato presso il terminal Hhla Plt Italy e verrà svolto dalle motonavi Mito e Svendborg, con capacità tra i 1000 e i 1100 Teu, feeder che opereranno al di fuori dell’alleanza THEA (THE Alliance: Hapag-Lloyd, ONE, and Yang Ming), raccogliendo il trashipment di una nave madre con rotta dal Far East a Genova.

Qui di seguito l’articolo completo della rivista AdriaPorts: https://www.adriaports.com/it/shipping/porto-di-trieste-il-nuovo-servizio-one-a-hhla-plt-italy/

 

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Trieste, 13 febbraio 2020
Dati di traffico 2019
Record storico per i container +9%: 790.000 TEU
Trieste primo porto italiano per tonnellaggio totale
Traffico ferroviario: 10.000 treni.
Nel 2019 Trieste si conferma primo porto d’Italia con 62.000.000 di tonnellate movimentate, a cui si aggiungono 4.000.000 dello scalo di Monfalcone.
L’anno appena concluso ha messo a segno due importanti traguardi. Da un lato il traffico container ha registrato lo sviluppo più dinamico, toccando i 790.000 TEU con un incremento del +9% sul 2018. Si tratta del record storico per il porto, oltre che dell’aumento più alto fra tutti i settori merceologici. Dall’altro il traffico ferroviario, già fortemente irrobustito negli ultimi anni, porta al consolidamento dei dati raggiunti nel 2018, arrivando al traguardo di 10.000 treni e 210.000 camion tolti dalla strada. “Per quanto riguarda i treni – conclude D’Agostino – i risultati raggiunti in questi anni sono stati estremamente incoraggianti, sia dal punto di vista della performance che ha portato al raddoppio dei numeri dal 2014 ad oggi da 5.000 a 10.000 treni, sia per quanto riguarda il percorso di investimenti futuri nel settore ferroviario che ammontano a 200 milioni di euro. Ora si aprono nuove sfide. Già nel 2019 sono partiti i cantieri di Campo Marzio. Ma il 2020 sarà l’anno dell’avvio dei lavori più importanti”.
Va rilevato che nel settore dei container, il 56% del traffico sbarcato o imbarcato a Trieste nel 2019, ha usato la ferrovia. Questa quota è in continua crescita e già oggi supera la quota che l’UE ha posto come obiettivo del traffico ferroviario europeo di merci per il 2050 (che è del 50%).
Anche nel settore delle autostrade del mare, nonostante la contrazione dei traffici, la ferrovia sta acquisendo un valore rilevante: il 29% di tutti i camion imbarcati o sbarcati a Trieste (principalmente da/verso Turchia) nell’anno appena concluso, sono stati trasferiti su treno.
Per quanto riguarda i singoli settori merceologici, stabili le rinfuse liquide che si attestano sopra a 43.000.000 di tonnellate movimentate (+0,30%). In crescita il settore delle rinfuse solide che registra un incremento del +3% con 1.700.000 tonnellate movimentate. Rallentano invece le merci varie (-5%), in discesa a causa del risultato negativo del comparto Ro-Ro (-24%) che passa da 299.000 unità transitate nel 2018 a 228.000 nel 2019. Tale risultato ha portato alla lieve flessione (-1%) dei volumi totali del porto da 62.600.000 a 62.000.000.

Qui il link con il Comunicato dell’Autorità Portuale
https://www.porto.trieste.it/wp-content/uploads/2020/02/202002_Dati-di-traffico-2019.pdf